///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,21-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore.
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Commento al Vangelo Gv 14, 21-26
L’amore non può essere una parola vuota, ma per essere una parola di peso ha bisogno di qualcosa di concreto. Gesù nel Vangelo di oggi indica chiaramente ciò che riempie l’amore di peso e di affidabilità:
“Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui”.
Non si può dire di amare Dio se non prendendo sul serio i suoi comandamenti. Il grande fraintendimento che però tante volte ferisce la nostra comprensione sta nel fatto che abbiamo un’impressione negativa dei comandamenti.
Essi non sono delle “costrizioni”, ma sono delle modalità che allargano la vita. Se dovessimo fare un paragone con la vita fisica dovremmo dire che chi va in palestra e fa degli esercizi fisici deve compierli nel modo corretto. Un buon personal trainer ti indica il modo giusto di fare un esercizio. È grazie a questa obbedienza che quell’esercizio porta un beneficio. Se invece lo stesso esercizio viene fatto in maniera sbagliata, non solo non porta un beneficio ma può persino procurare un danno.
Gesù ci indica il modo giusto attraverso cui la vita può farci del bene. Chi si mette fuori dalla sua modalità rischia di usare male la propria vita fino al punto da trasformarla in male. Ma chi è il nostro vero personal trainer? Gesù lo dice chiaramente:
“Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.
È lo Spirito Santo il vero Maestro interiore. Dovremmo abituarci a sentirne l’esigenza sempre di più.
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Santo del giorno: Madonna del Rosario di Pompei