Categories: Vangelo e santo del giorno

5 Aprile 2022-Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore.

**********

Commento al Vangelo Gv 8,21-30

Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati.

Morire nel proprio peccato è un po’ come cadere nelle sabbie mobili e pensare di potersi tirare fuori da soli. Soltanto qualcuno da fuori quelle sabbie può salvarci. La fede non è semplicemente credere che Dio esiste ma è lasciarsi salvare da Lui. Molte volte pensiamo alla fede più come un fatto intellettuale che come qualcosa di esistenziale, concreto, appunto che ci salva la vita. Ma la fede non è un’interpretazione della vita, ma un fatto che la cambia. Gesù, nel vangelo di oggi, ci dice il suo segreto:

Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite”.

E’ la relazione con il Padre che rende Gesù capace di vivere fino in fondo la sua missione. Il nostro inferno molto spesso è la solitudine, mentre la nostra salvezza la sperimentiamo sempre in un legame. La fede è sapere di non essere soli, è avere l’interiore certezza di sapersi di Qualcuno, di sentirsi presi a cuore, amati fino al punto di essere considerati un valido motivo per cui offrire la propria vita.

Gesù ha dato la vita per noi, quale altro argomento convincente vogliamo ancora per esserne convinti? Dovremmo imparare a smettere di ricercare rassicurazioni per arrenderci all’evidenza di questo amore che ha dato se stesso per noi.

Don Luigi Maria Epicoco

________________________________________________

Santo del giorno: San Vincenzo Ferreri, Sacerdote