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28 marzo 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Gv 8, 21-30

«Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite».

Può risultare difficile per gli ascoltatori di Gesù comprendere fino in fondo la portata di queste parole. In pratica Gesù sta dicendo loro che nel momento in cui sembrerà più sconfitto e perdente Egli eserciterà di più il suo potere, perché il suo potere è sapere di essere nelle mani di Suo Padre.

Chissà se anche noi sentiamo questa stessa forza, cioè se sentiamo di essere nelle mani di Qualcuno che ci ama. Infatti se sai che la tua vita è nelle mani di Qualcuno che ti ama, allora importa poco se vinci o perdi, se va bene o se va male, se rimani vivo o muori, perché qualunque cosa accadrà nessuno potrà toglierti quelle mani, quell’appartenenza, quella forza.

La forza della fede non è in un superpotere, ma è la forza di una relazione affidabile che rende la vita stessa affidabile. È la forza di una relazione che ti fa accogliere tutto, anche ciò che della vita vorremmo scartare come la debolezza e il dolore.

Gesù muore apparentemente solo sulla Croce.

Umanamente sente fino in fondo questa solitudine, ma fino alla fine continua a fidarsi di Suo Padre. È questo il vero inizio della resurrezione, questo atto di fiducia radicale, tirato fino alle più estreme conseguenze.

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Santo del giorno: San Cono – monaco