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28 Febbraio 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,7-15
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 6, 7-15

C’è una maniera giusta di pregare? Gesù risponde così nel Vangelo di oggi:

“Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”.

Sprecare parole è un’espressione che rende bene l’idea di come molto spesso è la nostra preghiera. Infatti molto spesso pensiamo che una buona preghiera è tale solo se è convincente, un po’ come può capitare nelle richieste tra uomini in cui l’argomento persuasivo, il tono usato, le promesse fatte sono tutti messi in campo per ottenere ciò che si domanda. Ma con Dio non funziona in questo modo. Dio non ha bisogno di essere convinto.

𝐋𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐃𝐢𝐨 𝐦𝐚 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐜𝐮𝐢 𝐧𝐨𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐢 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨, 𝐞 𝐜𝐢𝐨𝐞̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐦𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐮𝐧 𝐃𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐞̀ 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐢 𝐟𝐢𝐧 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥

Solo a partire da questa convinzione si riesce a comprendere la preghiera del Padre nostro pronunciata da Gesù. In questa preghiera è prioritaria non la nostra richiesta ma la volontà di Dio. E questo non per semplice precedenza di importanza ma perché se tu credi che Dio è tuo Padre allora la sua volontà è il meglio che tu possa desiderare. Chi ama infatti vuole solo il bene di chi sta amando.

E anche se delle volte ci sembra incomprensibile capire questo bene, non dobbiamo mai mettere in dubbio che nella volontà di Dio c’è sempre la cosa migliore per noi.

In questo senso dovremmo allenarci molto a pregare in questo modo “Padre, sia fatta la tua volontà”. Tutto il resto Egli lo sa già e lo ha già preso sul serio. Dio ha già pensato a tutto.

A volte dimentichiamo uno dei suoi attributi più belli, l’onniscienza.

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Santo del giorno: San Romano di Condat, abate