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27 Maggio 2024 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,17-27
 
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
 
Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mc 10, 17-27

«Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?».

Tutti dovremmo avere in bocca la preghiera di questo ragazzo che si rivolge a Gesù senza troppi giri di parole. La verità però è che viviamo in un mondo che non pensa più alla vita eterna, ma solo a questa vita, e ci illudiamo che essa non finisca quando invece sappiamo che finirà.

Abbiamo paura di cercare quella eterna pensando che cominci alla fine di questa quando invece è già qui ed ora e basterebbe cercarla veramente per accorgerci che chi trova la vita eterna ha trovato un valido motivo per vivere bene e intensamente la propria vita adesso.

Gesù dice chiaramente a questo ragazzo che la prima via per trovare la vita eterna è seguire i comandamenti, cioè educarsi a saper fare il proprio possibile senza vie di fuga. Infatti solo chi sa fare la propria parte è in grado di reggere anche la grazia di Dio.

Il problema però è che il ragazzo in questione i comandamenti li ha sempre seguiti ma non gli sembra di essere felice:

“Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi»”.

In pratica Gesù gli sta dicendo che la felicità è possibile solo a chi è libero. Fintanto che continueremo a cercare rassicurazioni non capiremo mai la vertigine della felicità. La ricchezza è un impedimento quando essa invece di farci volare alto la usiamo per riempire i nostri vuoti.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!»”.

È una bella domanda quella che ci pone il Vangelo di oggi: quanto siamo davvero liberi?

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Santo del giorno: Sant’Agostino – Vescovo di Canterbury