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25 Aprile 2024 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 16,15-20

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mc 16, 15-20

Nella festa di San Marco Evangelista di oggi leggiamo proprio un brano tratto dal suo vangelo che ci dice con chiarezza quali sono i segni che accompagnano quelli che credono:

«nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Il primo segno riguarda il male: un cristiano non è più in una posizione di vittima rispetto all’azione del male perché Gesù gli ha dato potere sul male, gli ha dato potere di resistere e di vincere. Se dimentichiamo questa forza che c’è in noi rischiamo di vivere da schiavi nonostante siamo stati liberati a caro prezzo da Colui che ha donato la Sua vita per la nostra liberazione.

Il secondo segno riguarda la capacità di comunicare: parlare lingue nuove significa che la fede quando è vera diventa comprensibile ad ogni esperienza umana. La fede non è mai un discorso chiaro per un ghetto di persone, ma è sempre sentirsi capiti e farsi capire in ogni tipo di esperienza umana.

Prendere in mano i serpenti implica la capacità di prendere di petto le questioni più serie che ci capitano e che abitano il presente; un cristiano non può mai essere indifferente alle urgenze che si manifestano in ogni tempo. E tutto questo può accadere perché la vicinanza con Cristo e il continuo rapporto con Lui ci aiuta a non lasciarci cambiare dal male che incontriamo (bere un veleno), anzi a cambiare il male in bene.

Infine imporre le mani ai malati e guarirli, che da una parte significa letteralmente guarire qualcuno ma che ha anche il significato di essere guarigione per l’altro offrendo a lui la nostra presenza, la nostra prossimità, il nostro esserci.

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Santo del giorno: San Marco – Evangelista