///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17,1-11a
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».
Parola del Signore.
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Commento al Vangelo Gv 17, 1-11a
“Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo”.
Può sembrare difficile questa affermazione che troviamo nel Vangelo di oggi, eppure il significato è semplice: la vita eterna per noi è Qualcuno, non qualcosa. È Gesù la vita eterna. Chi conosce e incontra Lui, incontra e conosce la vita eterna. Lasciarsi amare da Lui significa lasciarsi amare da Dio. Tutto il cielo entra in noi.
La vita eterna è sapersi amati all’infinito da Colui che è Amore infinito. Ecco perché quando in questa vita amiamo e ci lasciamo amare facciamo già esperienza di che cosa sarà il paradiso. Chi si sente amato non cerca più nulla, non è più alla ricerca di nulla perché è felice di quell’istante che vive poiché l’amore gli ha dato ciò che stava realmente cercando.
La maggior parte della nostra infelicità è carenza di amore. In questo senso se rileggessimo tutta la nostra vita ci renderemo conto di come molte cose sbagliate che abbiamo fatto o che facciamo sono determinate dalla ricerca d’amore.
Nessuno nasce cattivo, ma delle volte può fare molte cose sbagliate nella vita solo perché ricerca una qualche sicurezza, una qualche rassicurazione, un qualche significato della vita. Gesù venendo nel mondo ha preso sul serio proprio questo desiderio di amore che ci portiamo dentro, e ci ha amato di un amore così vero e affidabile che persino davanti al dubbio di essere davvero amati, Egli ci ha dato la prova suprema decidendo di donare la vita per ciascuno di noi.
Come si può non credere a Chi non ha rifiutato di offrire la Sua vita per amore nostro?
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Santo del giorno: San Desiderio – Vescovo