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23 Agosto 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 20,1-16
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 20, 1-16

“Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna”.

Credo che non ci sia immagine più efficace di quella usata da Gesù nel Vangelo di oggi per spiegarci in che cosa consiste il regno dei cieli. Ovviamente Egli non vuole dirci che il regno dei cieli è una questione di lavoro, ma bensì vuole dirci che il regno dei cieli è una questione di scopo: è avere uno scopo nella propria vita.

Gli operai che incrociano il padrone in tutte le ore del giorno sono uomini e donne che stanno cercando uno scopo che renda quella giornata significativa. Avere un lavoro significa anche avere uno scopo. In questo senso il dolore delle persone che non trovano un’occupazione non consiste semplicemente nel non avere soldi per comprare il pane, ma nel sentirsi molto spesso inutili.

Questo padrone passa tutto il tempo della sua giornata a esercitare compassione verso la gente che incontra, regalando ad essa uno scopo. E fa ciò anche contro il proprio interesse. Infatti la lamentela degli operai della prima ora è nel vedersi pagati come quelli dell’ultima ora.

Ma il padrone così risponde a questa apparente ingiustizia:

“Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi”.

Dio è giusto, ma di una giustizia più grande di quella di questo mondo perché Egli esercita la giustizia provvedendo a tutti ciò di cui hanno bisogno, e per far questo va anche contro il proprio interesse perché ciò che lo soddisfa non è l’utile di ciò che facciamo, ma la gioia che sgorga di nuovo dai nostri cuori quando ci sentiamo voluti bene così.

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Santo del giorno: Santa Rosa da Lima – Vergine