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2 marzo 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7,7-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

Parola del Signore

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Commento al Vangelo Mt 7, 7-12

La paura più grande che può far ammalare la nostra preghiera è convincersi che essa equivalga a un chiedere a cui non seguirà mai alcun risultato, a un cercare senza trovare mai ciò che si sta cercando, a un bussare senza che nessuno apra alcuna porta. Ma ci si ammala di questo tipo di paura quando ci si dimentica che Dio non è un vaga divinità ma un Padre che ci ama:

“Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!”.

Dio non può mai rimanere indifferente davanti alla nostra preghiera anche quando noi siamo indegni di pronunciarla, e questo per un motivo molto semplice: ai suoi occhi siamo come figli, creature amate.

La prova di quest’amore è Gesù che Egli ha mandato come una mano tesa verso ognuno di noi, e per il quale è stato disposto a morire in Croce affinché ciascuno trovi sempre una via d’uscita anche nel buio più profondo.

Quando si ha questa consapevolezza allora la nostra preghiera diventa fiduciosa e piena di gratitudine. Non è più preghiera disperata e carica di ansia, ma abbandono fiducioso nelle mani di un Padre che ha a cuore il destino di ciascuno di noi.

È interessante però che la pagina del Vangelo di oggi si concluda con una indicazione che può illuminare la nostra vita: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti”.

È un criterio di vita che non dovremmo mai dimenticare: vivere facendo agli altri ciò che desidereremmo per la nostra stessa vita.

Quindi se vuoi essere amato, ama. Sei vuoi essere ascoltato, ascolta. Se vuoi essere perdonato, perdona.

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Santo del giorno: Sant’Agnese di Boemia, badessa, che abbracciò la regola di santa Chiara.