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2 Aprile 2024 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,11-18

In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò subito ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Gv 20, 11-18

“Maria invece stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva”.

C’è un dolore che ci mantiene all’esterno della realtà, che non ci fa entrare dentro, lì dove è nascosto il vero senso delle cose. Il dolore molto spesso ci offusca la vista e non ci permette più di vedere nitidamente, come accade alla Maddalena che nel suo pianto confonde Gesù risorto per il custode del giardino.

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!”.

È una lezione immensa per ciascuno di noi. Dobbiamo diffidare da ciò che normalmente ci suggerisce il dolore perché molto spesso ci conduce fuori strada. Dobbiamo lasciare che il Signore possa pian piano farsi spazio nel nostro dolore fino al punto di ricordarci chi siamo veramente.

Il fatto di non essere riuscita a riconoscerlo subito è segno che lei come noi deve fare un cammino, deve elaborare il suo dolore, deve attendere che le acque del pianto si calmino. Il Vangelo di oggi sembra voler suggerire all’orecchio di chi soffre:

non avere fretta, diffida da facili conclusioni e lascia che Dio ti sorprenda in tutto quel buio dandoti una direzione di luce”.

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Santo del giorno: San Francesco da Paola, eremita.