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19 Settembre 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,11-17

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, alzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Lc 7, 11-17

Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!»”.

Quest’annotazione introduttiva della pagina del Vangelo di oggi mi fa tornare in mente tutte quelle madri, quei genitori che hanno perso un figlio.

Gesù non rimane indifferente davanti al dolore di queste persone. Ne è toccato profondamente. Ed è bello anche pensare che interviene in qualche modo per arginare quella sofferenza: “Non piangere!”.

Ma c’è un profondo silenzio da parte di questa donna. Ella non chiede nulla, non prega, non spera, non si arrabbia, non si ribella, sembra essa stessa attraversata dalla morte. Alcuni dolori sembrano ucciderci dentro.

Gesù non si scoraggia davanti a tutto questo. Non chiede a questa donna la sua fede per agire. Gli basta il suo dolore, gli basta quell’indicibile sofferenza per compiere qualcosa:

“E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre”.

La pagina del Vangelo di oggi è una sorta di promessa, di anticipazione. Gesù riconsegnerà i figli strappati a genitori che soffrono. Lo farà di sicuro, anche se il tempo che separa quel dolore da quella riconsegna dovesse durare tutto un’intera vita.

Quella separazione non è infinita, ha le ore contate. Gesù ha il potere di arginare il nostro pianto. Bisogna lasciarsi evangelizzare da questa certezza.

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Santo del giorno: San Gennaro – Vescovo