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19 Gennaio 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,7-12

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mc 3,7-12

Man mano che Gesù compie la sua predicazione, i suoi miracoli, i suoi segni, la sua fama cresce a dismisura.

Tutto questo potrebbe suonare come un buon segno ma in realtà Gesù sa bene che il vero motivo per cui la gente lo sta seguendo è la ricerca del sensazionale.

È ancora lontana in loro l’intuizione di una sapienza nuova che Egli cerca con fatica di insegnare innanzitutto ai suoi discepoli. È la sapienza della Croce, cioè quella sapienza dove la debolezza non è più un problema ma il modo attraverso cui veniamo salvati.

È quella sapienza dove si vince perdendo, dove si ama senza misura, dove si perdona chi ti sta mettendo a morte. È la sapienza che ti mostra non il sensazionale ma l’essenziale della vita.

Ci vorrà del tempo prima che i discepoli e poi i cristiani di tutte le epoche capiscano fino in fondo questo messaggio. Forse noi stessi cerchiamo Gesù solo perché vogliamo che ci risolva un qualche problema e non perché ci insegni come si affrontano davvero i problemi.

Ma ciò che ci aiuta ad apprendere questa lezione è la vita spirituale. La vita spirituale è un piccolo spazio in mezzo alle nostre giornate e al nostro tempo in cui Gesù non è soffocato dalle mille cose che facciamo, e può finalmente parlarci.

È uno spazio in cui smettiamo di parlare noi e diamo la parola a Lui. Capiamo così la richiesta che Egli fa ai suoi discepoli nel Vangelo di oggi:

Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.

La vera vita spirituale non ha bisogno di molto tempo e molte cose, in realtà basta anche un piccolo tempo. L’importante però che lo difendiamo con tutto noi stessi dalle mille altre cose che ogni giorno vorrebbero togliercelo e soffocarlo. 

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Santo del giorno: Santi Mario, Marta, Abaco e Audiface – Martiri a Roma