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18 Settembre 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,1-10

In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Lc 7,1-10

Il miracolo che l’evangelista racconta nel Vangelo di oggi non riguarda semplicemente una grazia che Gesù concede a un uomo in fin di vita, ma riguarda una grazia che Gesù fa emergere davanti agli occhi di tutti a partire dalle parole di un soldato romano.

Il suo servo sta male e chiede l’intercessione di Gesù per riaverlo sano e salvo. Ma la cosa che colpisce è la condizione che quest’uomo mette affinché possa davvero accadere il miracolo. A pochi passi dalla sua casa il centurione manda a dire a Gesù:

non ti disturbare nemmeno di entrare in casa mia. Per crederti non ho bisogno di segni straordinari o di prove eclatanti. Io mi fido di te e so che basta che tu dici che il mio servo debba guarire e sono certo che ciò accadrà”.

In pratica quest’uomo non mette a Gesù nessuna condizione e non chiede nessuna prova esterna per credergli. Ecco allora che è Gesù a indicare il vero miracolo:

“All’udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito”.

Il vero miracolo è fidarsi della grazia di Dio senza bisogno di nessun segno esterno. Anzi proprio quando più sembra che Dio sembra non risponderci o ascoltarci, è quello il momento in cui più dobbiamo fidarci del fatto che se crediamo che ci ama, non ci abbandonerà e troverà sempre un modo di venirci in aiuto.

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Santo del giorno: San Giuseppe da Copertino – Sacerdote