///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 28,8-15
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
Parola del Signore.
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Commento al Vangelo Mt 28,8-15
La resurrezione di Gesù
La resurrezione è una faccenda che sfugge i nostri normali ragionamenti. Finché non si accetta che c’è una grande differenza tra la fervida immaginazione e la grandezza della realtà nella sua totalità, continueremo a pensare che tutto ciò che non capiamo allora non esiste, e se diciamo che esiste allora stiamo solo lavorando di fantasia.
La verità è che la realtà è molto più grande dei nostri ragionamenti e ci sono delle cose che sfuggono al metro di misura delle nostre idee, ma ciò non vuol dire che queste cose non esistono.
Accettare che la resurrezione sia un fatto reale
Ecco perché fin dall’inizio si è tentato di ridurre la resurrezione a una questione semplicemente umana, perché è più facile dire che la resurrezione è una montatura che accettare che essa sia un fatto reale.
I sommi sacerdoti corrompono le guardie
I sommi sacerdoti, secondo il racconto del vangelo di Matteo, tentano di corrompere le guardie per far dire loro una versione dei fatti distorta:
«Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.
Nessuna bugia può soffocare la resurrezione di Gesù
Ma la Verità è sempre più grande di ogni menzogna. Non si può tenere nascosta la luce per troppo tempo. Per questo dopo duemila anni nessuna bugia ha potuto soffocare il fatto della resurrezione di Gesù.
Don Luigi Maria Epicoco
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Santo del giorno: Lunedì dell’Angelo