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16 Giugno 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

SACRATISSIMO CUORE DI GESÚ – SOLENNITÀ

Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
(Mt 11,29ab)

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 11, 25-30

La festa di oggi ci ricorda che anche Gesù ha un cuore. Anzi, essenzialmente, il Suo Cuore è ciò che di più Sacro noi continuiamo ad avere di Lui, perché l’Eucarestia altro non è che la versione sacramentale del Suo Amore, del Suo Cuore appunto. E questo con buona pace di tutti quelli che pensano che il cuore sia semplicemente una maniera simbolica di parlare di sentimenti ed emozioni. Il cuore è il luogo delle decisioni, non solo il luogo del “sentire”.

E la pagina del Vangelo di oggi ci rivela cosa frulla nel Cuore del nostro Redentore:

Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te”.

La prima cosa che troviamo nel Cuore di Cristo è la gratitudine, la capacità di bene-dire, di rendere grazie. Troppo spesso invece nei nostri cuori alberga il contrario: risentimento, lamentela, maledizione. Non siamo esercitati a riconoscere e dire il bene della vita, sappiamo solo elencarne il male. Ma chi vive solo guardando il bicchiere mezzo vuoto, alla fine sente solo il peso della vita.

Ma anche a coloro che vivono schiacciati dal peso della vita, Gesù offre uno spazio nel Suo Cuore:

“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.

L’Eucarestia è la possibilità che Gesù ci dà di portare la vita insieme con Lui. Solo così essa si alleggerisce, e torna ad essere pienamente umana. Senza Eucarestia siamo solo degli schiacciati in cerca di capri espiatori.

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Santo del giorno: Sacratissimo Cuore di Gesù