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14 Maggio 2024 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,9-17

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Gv 15,9-17

Se qualcuno volesse sapere nello specifico che cosa ha chiesto chiaramente Cristo ai suoi discepoli troverebbe la risposta nella pagina del Vangelo di Giovanni di oggi: 

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati”.

La chiarezza di questa richiesta è molto spesso contraffatta dalla mentalità del mondo. Infatti molte volte troviamo proposte simili anche nella cultura contemporanea: “è importante l’amore!”, oppure “basta l’amore!”, o ancora “se c’è amore allora va bene tutto”.

Ma Gesù non chiede semplicemente l’amore, ma chiede l’amore come Lui ha amato. È questa la differenza cristiana.  

Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.

L’amore di Cristo è l’amore che dona, e non l’amore che prende. È l’amore che non usa l’altro per realizzare se stesso, ma dona se stesso affinché l’altro viva. È l’amore che non riduce mai ad oggetto il prossimo ma dà dignità a tutti. È l’amore che perdona, ma sa chiamare il male per nome. È l’amore che non giudica, ma che salva. È l’amore che ama la verità e non le convenienze.

È l’amore che sa rinunciare a se stesso e non l’amore che giustifica qualunque cosa pur di non rinunciare a ciò che si vuole a tutti i costi. È l’amore contro corrente e non l’amore per forza applaudito. È l’amore che va in croce, e non accetta di scendere solo perché conviene farlo.

Non so se capendo che l’amore è così il mondo continuerebbe ad abusare della parola “amore”, ma è questo e non altro il comandamento di Gesù.   

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Santo del giorno: San Mattia – Apostolo