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10 Giugno 2022 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,27-32

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 5,27-32

C’è una vigilanza che riguarda anche lo sguardo, ce lo ricorda in maniera chiara il vangelo di oggi, ma non lo fa per metterci addosso un senso di pudicizia malato, ma per dire a ognuno di noi che non basta avere un contegno esteriore, ma bisogna avere anche un igiene del cuore:

Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

Passiamo la vita a lucidare la maschera che indossiamo sperando che l’altro veda di noi solo il luccichio dei nostri talenti e delle nostre performance, ma dimentichiamo che c’è un luogo di noi, il cuore, dentro cui nessuno può entrare ma all’interno del quale si gioca il nostro rapporto con Dio. È come se Gesù ci stesse dicendo che bisogna essere le medesime persone dentro e fuori.

Che la maschera non deve coprire la verità ma essere solo la parte più visibile di noi stessi. E che se molte cose non le risolviamo dentro di noi allora saremo solo repressi che tentano per tutta la vita di reprimersi, ma non gente che ha risolto, accolto, affrontato molti nodi che con la vita prima o poi vengono al pettine. Riallineare il nostro desiderio con le nostre scelte è indice di una persona che ha nuovamente una unità interiore. Persone così fanno la differenza, e sono i meno moralisti di tutti. Molti moralisti invece lo sono proprio perché non hanno ancora risolto veramente molte questioni che si portano dentro come tabù.

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Santo del giorno: San Massimo d’Aveia – Martire