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1 Giugno 2024 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 11,27-33

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?».
Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».
E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
 
Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mc 11,27-33

«Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?».

La richiesta che i sacerdoti fanno a Gesù equivale a una sorta di controllo della finanza: “favorisca la licenza, le autorizzazioni e i documenti”. Gesù è chiaramente percepito come un abusivo, e proprio per questo va trovato il modo di screditare il suo insegnamento.

Ovviamente Gesù non ha nessun problema a mostrare l’autorevolezza delle proprie parole, ma sa anche bene che chi lo sta ascoltando ha difficoltà ad ammettere l’evidenza della verità, proprio per questo controbatte con una domanda:

Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi»”.

Ovviamente sono messi in crisi da questa richiesta perché non vogliono prendere posizione rispetto la testimonianza di Giovanni, e così si trincerano dietro un

“non lo sappiamo”. “E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose»”.

Infatti non si può annunciare nessuna verità a chi invece di cercare la verità cerca solo di avere ragione.

La malattia di questi personaggi è l’ideologia: hanno ridotto Dio a una discussione su cui avere ragione o torto. Anche oggi è molto difficile instaurare discorsi profondi anche con chi dice di essere “molto intelligente” e proprio per questo “poco credente”, semplicemente perché delle volte la posta in gioco non è la verità ma è solo voler avere ragione.

I discepoli di Gesù sono disposti a seguire e riconoscere la verità ovunque essa si manifesti, anche se fosse in bocca al proprio nemico.

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Santo del giorno: San Giustino, martire