Per una maggiore comprensione del messaggio che “Nostra Signora del Rosario” ci ha dato a Fatima, affidandolo ai tre Pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, ogni sabato, escluso il primo sabato del mese, leggiamo e riflettiamo su alcuni stralci dell’opera “ Gli Appelli del messaggio di Fatima” scritto da Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato ( nome assunto da religiosa da Lucia dos Santos, pastorella di Fatima).
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Le Famiglie dei Pastorelli 2
Credo, cari pellegrini, di aver soddisfatto le vostre domande sull’ambiente familiare, dove Dio andò a cercare i tre umili pastorelli di Fatima per trasmettervi tramite loro il suo Messaggio. Per quanto vi ho detto, non pensate che in queste famiglie non ci fossero le carenze proprie della debolezza umana; ce n’erano sì. Ma c’era anche comprensione, perdono, pace e amore.
Ora in cambio delle mie risposte permettetemi di farvi qualche domanda: le vostre famiglie, se non sono migliori, sono0 almeno come quelle che vi ho appena descritto? Il vostro focolare è benedetto e costruito sul sacramento del Matrimonio?
Avete accettato e continuate ad accettare tutte le vite che il Signore vi ha voluto affidare? Badate che disfarsi di esse va contro la Legge di Dio, come ordina il quinto comandamento:” Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio” (Mt 5,21).
Mantenete la fedeltà coniugale come vi siete impegnati reciprocamente tra di voi e con Dio? Anche a questo vi obbliga la Legge di Dio, quando dice:”Mantenere la castità” Si tratta del comandamento sesto e nono che Gesù così ha spiegato: “ Non commettere adulterio.(….) Chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore ( Mt5, 27-28).
…… Siete solleciti nel portare al fonte battesimale i vostri figli per farli cristiani, cancellare la macchia del peccato originale dalle loro anime e renderli eredi del Regno dei Cieli? Anche questo vi è stato ordinato da Dio: “Andate in tutto il mondo – Gesù disse ai suoi apostoli – e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”.
Ubbidite al terzo comandamento della Legge di Dio, che ci ordina di rispettare le domeniche e i giorni santi di precetto? Lo fate astenendovi da lavori servili e assistendo alla santa Messa? Ricordate quello che dice Dio nella Sacra Bibbia:L “ Durante sei giorni si lavori, ma il settimo giorno vi sarà riposo assoluto, sacro al Signore” (Es 31,15). Badate a questa espressione usata da Dio: un giorno “sacro al Signore”. Così il giorno del Signore non dev’essere trascorso nell’ozio, e ancor meno nei piaceri illeciti, nei vizi o in qualsiasi genere di peccato. Ma servirà per avvicinarci a Dio, prendendo parte alla Liturgia Eucaristica e ad altre devozioni, avvalendoci di buone letture che ci forniscono una conoscenza più perfetta di Dio e delle sue leggi per meglio rispettarle, e partecipando a divertimenti onesti che servano a recuperare le forze fisiche e morali. Solo così potremo avere la coscienza tranquilla e saremo sicuri di compiere la Legge del Signore.
Siete solleciti nell’educare i vostri figli alla conoscenza di Dio e delle sue Leggi? Tenete presente che anche questo è un dovere sacro che appartiene alla missione affidata da Dio ai genitori……. E il libro del Deuteronomio non lascia dubbi: ” Questi precetti che oggi ti do, ti siano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai: Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte”. ( Dt 5,29).
Ecco qui esposta in modo esplicito la missione che Dio ha dato ai genitori nell’educazione dei figli. Essi sono i loro primi maestri; è tra le braccia paterne e nel grembo materno che i figli, ancora innocenti, devono imparare a pronunciare il santo Nome di Dio, ad alzare verso il cielo le loro manine pure per pregare, a sorridere con il candore infantile verso le immagini del Padre e della Madre del Cielo. Ai genitori spetta di guidare i passi dei loro figli sulla dritta via della Legge di Dio e di affidarli, secondo le loro possibilità e condizioni, a maestri competenti che non li sviino dal percorso iniziato.
…….Perciò tutte le famiglie devono essere la prima scuola per i figli, devono insegnare a conoscere Dio e ad avvicinarsi a lui con i sacramenti e la preghiera; devono prepararli alla Prima Comunione, insegnando non solo quella dottrina che comprende la Legge di Dio, ma anche insinuando quella fede viva, fiducia forte e amore ardente, che imprimendosi nell’anima in tenera età rimarrà in futuro come una luce che guida i loro passi nella vita. In questo modo i vostri figli saranno felici e il Pane degli Angeli sarà l’alimento che li conforta . “ Questo è il pane disceso dal cielo (…) Chi mangia questo pane vivrà in eterno” ( Gv 6,58).
Leggendo queste righe, cari fratelli pellegrini, forse alcuni di voi si domanderanno cos’hanno a che fare con il Messaggio di Fatima o con l’ambiente delle due famiglie, che costituiscono l’oggetto delle domande che mi avete posto. E io vi rispondo che hanno molto a che fare, essendo tutto il messaggio un appello all’osservanza della Legge di Dio, credo che sia stata proprio l’osservanza di queste leggi divine, malgrado le debolezze insite nella fragilità umana, che hanno attirato su queste due famiglie gli sguardi dell’infinita misericordia di Dio.
Lodato sia Nostro Signore Gesù Cristo!
Ave Maria!