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Gli Appelli del Messaggio di Fatima

Per  una maggiore comprensione del messaggio che “Nostra Signora del Rosario” ci ha dato a Fatima, affidandolo ai tre Pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, ogni sabato, escluso il primo sabato del mese, leggiamo e riflettiamo su  alcuni stralci dell’opera “ Gli Appelli  del messaggio di Fatima”  scritto da Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato ( nome assunto da religiosa da Lucia dos Santos, pastorella di Fatima).

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Quinto appello del Messaggio: Vi chiedo perdono


Subito dopo l’appello alla carità, il Messaggio ci chiede il perdono: ci porta a chiedere a Dio il perdono per i nostri fratelli e anche per noi; per coloro che non hanno fede e per coloro che credono; per coloro che non adorano e per coloro che si chinano davanti a Dio; per coloro che non sperano e per coloro che confidano; per coloro che non amano e per coloro che praticano la carità.
Tutti noi abbiamo bisogno di ottenere il perdono di Dio: per la nostra poca fede che spesso è debole, per la nostra speranza che spesso è spenta, per la nostra carità che spesso è fredda e insensibile, e per la nostra adorazione che spesso è fiacca! Chiediamo perdono per coloro che non credono, per coloro che non adorano, per coloro che non sperano e per coloro che non amano; e spesso noi facciamo parte di questo numero! 
Perciò Gesù Cristo nella cosiddetta orazione domenicale, ci ha insegnato a chiedere: «Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori» (Mt 6,12). Come si vede, non possiamo ottenere da Dio il perdono se prima non perdoniamo i nostri fratelli; non possiamo perciò conservare rancore, cattiva volontà, avversione e, meno ancora, desideri di vendetta per qualsiasi offesa, grande o piccola che sia, ricevuta dal nostro prossimo. Il nostro perdono dev’essere generoso, completo e non privo di sacrificio – nel senso che dobbiamo vincere noi stessi. Bisognerà far tacere in noi stessi il grido di ribellione, calmare i nervi eccitati, mantenere fermamente in mano le redini del nostro carattere e vincere l’inquietudine dell’amor proprio offeso che – con ragione o senza ragione, si sente ferito e irritato.
E’ proprio in queste occasioni che dobbiamo offrire il perdono al fratello che ce lo viene a chiedere: «Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario“» (Mt 5,23-25).
Queste parole di Gesù ci mostrano che Dio vuole il perdono insieme alla riconciliazione e solo così la nostra offerta, la nostra preghiera e il nostro sacrificio saranno graditi a Dio e da lui accettati. E’ necessario che il nostro perdono sia generoso, sincero e venga dall’intimo del cuore, dando prova di questo perdono affinché allo stesso modo anche Dio perdoni noi. Questa è la dottrina del nostro Divino Maestro: «Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe» (Mt 6,14-15). E’ di fronte a ciò che Gesù ci dice che il nostro perdono del prossimo è condizione indispensabile per ottenere il perdono di Dio. Per questo il Messaggio ci ordina di chiedere perdono a Dio per i nostri fratelli e per noi stessi.
Dio è misericordioso ed è sempre pronto a perdonarci, purché veda in noi il pentimento e la correzione della vita, ossia veda che, pentiti, cambiamo vita lasciando la strada del peccato per seguire quella della grazia. A Santa Maria Maddalena il Signore disse: «I tuoi peccati sono perdonati. (…) La tua fede ti ha salvata: vai in pace». E rivolto al fariseo, che nutriva serie riserve sulla qualità di quella donna e metteva in dubbio la tolleranza e la bontà che Gesù le manifestava, affermò: «Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato» (Lc 7,47-50). Il Signore vide negli occhi della Maddalena le lacrime che le bagnavano il volto; vide nei suoi capelli e nel suo profumo, con cui lo unse, il distacco dalle vanità della terra e il cambiamento della sua vita; vide nel suo cuore il dolore e il pentimento con il proposito di correggersi.… Perciò le disse: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 
Nel vedere Cristo, Maddalena credette in lui e lo amò. Fu questa fede e questo amore che la portarono a detestare il peccato, la fecero piangere e disprezzare le vanità del mondo, e cambiare vita. E tutto ciò piacque al Signore che concluse: «Molti peccati le sono perdonati poiché ha molto amato. La tua fede ti ha salvata; va in pace!». Sono la fede e l’amore che ci devono portare a detestare i nostri peccati, a pentirci e a cambiare vita, affinché Dio ci dica come a Maria Maddalena: «Ti sono perdonati i tuoi peccati».
Alla donna adultera Gesù disse: «Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; va e d’ora in poi non peccare più“» (Gv 8,10-11). Il Signore vede nel cuore di questa donna il pentimento e il proposito di cambiare vita, per questo promette di non condannarla, a condizione però che non torni a peccare: «Va e d’ora in poi non peccare più». 
È in questo stesso senso che Gesù disse di tutte le altre donne che come quell’adultera si pentono, cambiano vita e fanno penitenza: «Le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio“» (Mt 21,31), quando si rivolse ai Giudei che si accontentavano di sembrare buoni agli occhi degli altri senza preoccupassi di esserlo davvero agli occhi di Dio, il quale non cessa, attraverso i suoi inviati, di chiamare a sé mediante il pentimento e il mutamento di vita. (…)
In verità, come può essere gradito a Dio un sacrificio esterno, se non gli offriamo il sacrificio interno del perdono concesso ai nostri fratelli? Poiché molte volte quell’atto di virtù non è ben compreso, Gesù Cristo ci dice nel Vangelo: «Andate dunque e imparate che cosa significhi; Misericordia io voglio e non sacrificio» (Mt 9,13). Questo sì dobbiamo impararlo: capire bene cosa sia la misericordia e il perdono degli altri, che devono sbocciare dal nostro cuore come frutto dell’amore che dobbiamo a Dio e al prossimo per amore di Dio; come sboccia l’amore dal cuore di Dio per noi.
Un giorno San Pietro chiese a Gesù quante volte doveva perdonare suo fratello: «Fino a sette volte?». Il Signore rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette» (Mt 18,21-22). Questo significa che dobbiamo perdonare sempre.
Ave Maria!