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Via Crucis IV venerdì di Quaresima

VIA CRUCIS CON SAN GIUSEPPE

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 

Amen.

PRIMA STAZIONE: Gesù è condannato a morte. 

 Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Gv 19,16) «Pilato lo diede nelle loro mani perché fosse crocifisso; presero dunque Gesù e lo condussero via».

Gesù è nato per morire, e ora intraprende i passi verso la nostra salvezza e redenzione. San Giuseppe sapeva in qualche modo che questo sarebbe successo un giorno, perché Simeone lo aveva profetizzato nel tempio: “Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione” (Luca 2, 34). So che com’è morto Giuseppe e com’è morto Nostro Signore, un giorno anch’io chiuderò gli occhi.

Caro San Giuseppe, per favore, prega per me, perché possa ricevere la grazia di una morte felice e santa.

 Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

SECONDA STAZIONE: Gesù è caricato della croce. 

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Gv 19,17) «Ed egli, portando su di sé la croce, uscì verso il luogo detto Cranio, in ebraico Golgota».

A Gesù viene data una croce, e ora la porterà sulle spalle fino alla vetta del Calvario. San Giuseppe era un falegname. Alcune rappresentazioni artistiche di Gesù nella bottega di falegnameria mostrano Gesù che realizza una croce di legno. La croce in queste stazioni non è fatta da Gesù, ma è quella che prende, accetta e fa Sua.

Caro San Giuseppe, aiutami ad accettare le croci della vita che mi vengono date.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

TERZA STAZIONE: Gesù cade per la prima volta. 

 Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Is 63,5) «Guardai attorno e nessuno che mi aiutasse; attesi ansioso e nessuno che mi sostenesse ».

Mentre Gesù avanza con la croce, il peso diventa eccessivo per Lui, e cade per la prima volta. San Giuseppe, che ha accolto Gesù come proprio, ha ricordato la prima caduta di Gesù. Qualsiasi genitore la ricorda, di fronte al dolore del proprio figlio. Per la prima parte della sua vita, Gesù ha avuto Giuseppe che andava in Suo aiuto, e ora Maria Lo guarda e vorrebbe consolarlo.

Caro San Giuseppe, intercedi per me nei contrattempi della mia vita.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

QUARTA STAZIONE: Gesù incontra sua Madre.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Gv 19,26) «Gesù vide la Madre lì presente».

Maria trova Suo figlio, e madre e e Figlio incrociano l’uno lo sguardo dell’altra. Quello di Gesù consola il suo cuore sofferente, anche se solo per un momento. Con l’annuncio e il potere dello Spirito Santo, Maria ha concepito Gesù nel suo grembo, e in quella prima mattina di Natale madre e figlio si sono incontrati, gli occhi di Maria pieni di gioia vedendo il suo piccolo, con San Giuseppe non lontano dalla mangiatoia. Ora, però, Maria è lì da sola, senza il marito a condividere quel momento doloroso.

Caro San Giuseppe, sii presente nelle famiglie che affrontano la malattia e il dolore dei propri cari.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

QUINTA STAZIONE: Gesù è aiutato dal Cireneo. 

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Lc 23,26) «Ora mentre lo conducevano al patibolo, presero un certo Simone di Cirene e gli posero addosso la Croce».

I soldati romani assoldano un passante perché aiuti Gesù per qualche momento. Gesù aveva bisogno dell’aiuto di suo padre Giuseppe, che ha ascoltato le parole di un angelo in sogno ed è fuggito in Egitto. Giuseppe ha protetto Gesù durante l’infanzia, quando anche allora qualcuno voleva metterlo a morte.

Caro San Giuseppe, chiedi al Signore di mandarmi le persone di cui ho bisogno quando ne ho più necessità.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

SESTA STAZIONE:  La Veronica asciuga il Volto di Cristo.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Mt 25,40) «In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno dei più piccoli, l’avete fatta a me».

Veronica, una donna che guardava dalla folla, vede il sangue e il sudore che scorrono sul volto di Gesù. Vuole fare qualcosa, e quindi prende un panno e glielo preme sul volto. Considerate la cura e l’amore di Giuseppe per Gesù quando era bambino. Con amore paterno, ha curato le ferite di Gesù. Con tocca paterno, ha asciugato le Sue lacrime.

Caro San Giuseppe, prega per me perché possa essere più consapevole di chi ha bisogno di aiuto.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

SETTIMA STAZIONE:  Gesù cade per la seconda volta. 

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Is 52,12) «Consegnò la sua vita alla morte, e fu annoverato tra i malfattori».

Per la seconda volta, la croce diventa troppo pesante. In modo lento e sicuro, Gesù riprende la croce e continua il Suo percorso. Una terza visita dell’angelo dice a San Giuseppe che è sicuro tornare dall’Egitto. Pensate a come dev’essere stato per San Giuseppe tornare a Nazaret. Il suo ritorno alla vita quotidiana è stata un atto di fiducia. Quando cado nella vita, ho bisogno di confidare maggiormente nei progetti del Signore per me.

Caro San Giuseppe, aiutami a confidare in Dio come hai fatto tu.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

OTTAVA STAZIONE:  Gesù parla alle donne piangenti. 

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Lc 23,28) «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli».

Gesù parla alle donne dicendo: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli”. Mentre Gesù dice questo nella Sua Passione, posso solo immaginare cos’abbia condiviso con San Giuseppe in quegli anni di nascondimento. Sicuramente le Sue parole hanno insegnato, guarito e consolato Suo padre.

Caro San Giuseppe, prega per me, perché le parole di Gesù possano trasformare e cambiare il mio cuore.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

NONA STAZIONE:  Gesù cade per la terza volta.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Sal 22,17) «Quasi esanime a terra mi ha ridotto; già mi vanno accerchiando i cani in frotta».

Gesù cade per la terza volta sotto il peso della croce. Forse a volte la vita sembrava dura a San Giuseppe. Forse non comprendeva tutto ciò che accadeva nella sua vita. Nel tempio, dopo essersi perso per tre giorni, Gesù dice ai Suoi genitori che deve occuparsi delle cose di Suo padre. Gesù era perduto; Giuseppe cercava di capire. San Giuseppe ha avuto tutta una vita per comprendere i misteri del Regno.

Caro San Giuseppe, prega per me, perché possa guadagnare la saggezza e la comprensione dei misteri divini.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

DECIMA STAZIONE:  Gesù viene spogliato delle vesti.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Mt 15,24) «Divisero le sue vesti, tirarono a sorte la sua veste per sapere a chi di loro dovesse toccare».

Un bambino nasce nudo, per essere poi vestito dai genitori. Al momento della morte, Gesù viene privato dei Suoi vestiti. Il mantello che indossava, forse tessuto da Sua madre Maria. Da bambino, Gesù aveva bisogno di essere accudito, e sicuramente San Giuseppe ha risposto alle Sue necessità. Ora che si avvicina l’ora della morte e della tortura, viene preparato alla morte dalle mani di qualcun altro.

Caro San Giuseppe, cura le mie ferite, intercedi per me, perché possa essere rivestito dell’amore di Dio.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

 UNDICESIMA STAZIONE:  Gesù viene crocifisso. 

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Lc 23,33) «Fu crocifisso insieme ai malfattori, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra».

Il corpo di Gesù viene perforato dai chiodi, che non sono quelli da falegname familiari a Giuseppe e Gesù. Questi sono chiodi di tortura. Sono i chiodi della nostra salvezza.

Caro San Giuseppe, aiutami ad essere silenzioso, per non crocifiggere mai qualcuno con le mie parole.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuor.

DODICESIMA STAZIONE:  Gesù muore sulla Croce.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Gv 19,30) «Quando Gesù ebbe preso l’aceto esclamò: Tutto è compiuto! Poi, chinato il capo, rese lo spirito».

San Giovanni ci dice che Maria era ai piedi della croce di Gesù. Maria sperimenta un’altra morte di qualcuno che ama. Prima i suoi genitori, i suoi parenti Sant’Elisabetta e Zaccaria, poi Giovanni Battista, ma soprattutto San Giuseppe – e ora suo Figlio. Con l’affidamento di Maria a San Giovanni da parte di Gesù, sappiamo che San Giuseppe aveva già lasciato questa vita. Quando Gesù effonde l’ultimo respiro, ricordiamo l’ultimo respiro di San Giuseppe, morto in compagnia di Maria e Gesù.

Caro San Giuseppe, custodisci le famiglie che hanno sperimentato una perdita di recente; assistete le vedove e confortate chi soffre.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

TREDICESIMA STAZIONE:  Gesù viene deposto dalla Croce.

 Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Mt 27,59) «E Giuseppe d’Arimatea prese il corpo di Gesù e lo avvolse in un candido lenzuolo».

Mentre Gesù viene tirato giù dalla croce, scende anche nelle profondità degli inferi. Spezza le catene della morte, e con la Sua morte dona vita a tutti coloro che attendevano la salvezza e la redenzione. Ora le porte del paradiso eterno sono aperte.

Caro San Giuseppe, prega per la mia famiglia e i miei amici che sono ancora in Purgatorio. Con le tue preghiere e quelle di Maria, possano giungere presto a godere della visione del Paradiso.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

QUATTORDICESIMA STAZIONE:  Gesù viene deposto nel sepolcro. 

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo:

perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

(Lc 23,53) «Giuseppe lo mise in un sepolcro scavato nella pietra, dove nessuno ancora era stato messo».

Fin dall’infanzia, la Sua morte era già stata prefigurata. Il dono dei Magi della mirra anticipava il giorno della sepoltura. Accolto prima da Giuseppe e Maria, ora il corpo di Gesù è stato unto, e per tre giorni Cristo santifica la tomba per tutti coloro che credono in Lui. Non dimentichiamo che ovunque possa essere stato sepolto San Giuseppe, Gesù ne avrà visitato la tomba.

Caro San Giuseppe, prega per me mentre esalo il mio ultimo respiro.

Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.

PREGHIERA CONCLUSIVA

Grazie, Gesù, per avermi permesso di percorrere queste stazioni con te. Grazie per avermi donato San Giuseppe come intercessore nel momento del bisogno. Mentre seguo la mia Via Crucis negli anni a venire, fa’ che possa sempre ricordare che ho San Giuseppe, al cui aiuto posso far ricorso, a imitazione di Te, mio caro Salvatore, e della Tua Beata Madre.

(Fonte meditazioni e preghiere: https://it.aleteia.org/ )