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27 Giugno 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7, 6.12-14

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 7, 6.12-14

Tre cose ci consegna la pagina del Vangelo di oggi. La prima:

Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi”.

Cioè capite bene che c’è modo e modo di dare una cosa buona, e certe volte l’ansia di dare una cosa buona a qualcuno che non è in grado di comprenderla significa far fare una brutta fine a una cosa buona.

Dovremmo sempre rispettare quel principio di gradualità e di discernimento che dovrebbe animare ogni nostra scelta. A un bambino di due anni non puoi chiedere le stesse cose di un ragazzo di venti. Se non parti dalla realtà vera dell’altro, rischi di sprecare il bene.

Anche il Vangelo ha bisogno di essere annunciato nel modo giusto in ogni situazione. Alcuni tipi di evangelizzazione invece di evangelizzare fanno venir voglia di essere atei. Insomma, sempre gradualità e discernimento.

La seconda cosa che ci viene detta oggi:

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”.

Infatti se aspettiamo di ricevere un bene per poi farlo agli altri, rischiamo di passare la vita ad attendere. Il Vangelo ci dice che tutto quello che desideriamo dobbiamo essere capaci noi di darlo per primi. Se vuoi essere amato, allora ama. Se vuoi essere valorizzato, allora valorizza. Se vuoi essere ascoltato, allora ascolta.

La terza cosa che ci dà il Vangelo di oggi rende bene l’idea di cosa dovrebbe davvero essere il nostro cammino:

“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione”.

Entrare per la porta stretta significa capire che dobbiamo toglierci di dosso tutte le sovrastrutture, tutte le cose inutili, tutto il superfluo. Seguire Gesù significa imparare a capire in cosa consiste l’essenziale.

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Santo del giorno: San Cirillo, vescovo e dottore della Chiesa