///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
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Commento al Vangelo Gv 15, 18-21
“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia”.
Non dobbiamo mai dimenticare che c’è una strutturale e radicale diversità tra la logica del mondo e la logica del Vangelo. Fino alla fine della storia ci sarà sempre conflitto tra come ragiona il mondo e come ragiona il Vangelo. Per questo bisogna preoccuparsi quando il messaggio cristiano riceve eccessivi applausi e consensi. Bisogna diffidare dalla popolarità perché ciò che Cristo annuncia non ha niente di popolare.
È vero, e proprio per questo provoca la libertà delle persone non i loro applausi. Molto spesso invece pensiamo che l’evangelizzazione consista nel riuscire a diventare simpatici al mondo. Quando la Chiesa o semplicemente un cristiano per non dispiacere gli altri manomette il Vangelo, non solo ha resa vana la propria fede ma ha tolto sapore al sale che doveva portare nella storia.
Bisogna però stare attenti anche al rischio contrario che è quello di godere molto dei conflitti con il mondo, delle distanze, della differenza. È un pericoloso narcisismo spirituale pensarsi sempre come vittime, e godere di un martirio che sembra più la ricerca di medaglie sul campo che estremo tentativo di non tradire Cristo. I veri testimoni, i veri martiri non godono della sofferenza che viene dal mondo. Non si sentono fomentati, vivono tutto con umiltà, con mitezza, con compassione.
Oggi si fa memoria della Vergine di Fatima, lo specchio più bello di umiltà, mitezza e compassione ci è stato offerto dai tre bambini protagonisti di questa apparizione mariana. Nella loro semplicità furono dei luminosi testimoni di Colei che più di tutte le altre creature è umile, mite e compassionevole: Maria.
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Santo del giorno: Beata Vergine Maria di Fatima