Categories: Chiamata all'impegno

Gli appelli del messaggio di Fatima

“OGGI INIZIA IL MESE DEDICATO ALLA MADRE DI DIO, VORREI INVITARE TUTTI I FEDELI E LE COMUNITA’ A PREGARE OGNI GIORNO DI MAGGIO IL ROSARIO PER LA PACE” (Papa Francesco – Domenica 1°maggio 2022)


GLI APPELLI DEL MESSAGGIO DI FATIMA

Per  una maggiore comprensione del messaggio che “Nostra Signora del Rosario” ci ha dato a Fatima, affidandolo ai tre Pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, ogni sabato, escluso il primo sabato del mese, leggiamo e riflettiamo su  alcuni stralci dell’opera “ Gli Appelli  del messaggio di Fatima”  scritto da Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato ( nome assunto da religiosa da Lucia dos Santos, pastorella di Fatima).

______________________________________________________________________________

Quarto appello del Messaggio: Vi amo ( 2°parte di 3)

….. È stato l’amore che ha portato Dio a crearci, a redimerci, inviando suo Figlio, che si è offerto come vittima di espiazione, per pagare per noi, per riparare ai nostri peccati. Se Dio non ci avesse amato, non esisteremmo; saremo rimasti nel nulla. È dunque un dovere di gratitudine, di riconoscenza, di giustizia e di diritto, amare Dio sopra tutte le cose, ripagare amore con amore, come dice il nostro popolo: Amor con amor si paga. È dunque un atto di giustizia amare chi ci ama tanto e colui dal quale riceviamo ogni bene. Questo nostro amore dev’essere sincero, gioioso e non privo di sacrificio. (…) 
Il nostro amore a Dio deve somigliare a quello degli sposi, quando è autentico: la sposa si sacrifica di buon grado per vedere suo marito felice, e il marito si sacrifica per la sposa affinché questa sia contenta. È quel che si chiama scambio reciproco d’amore, che richiede immolazione, donazione e offerta; e da questa corrispondenza derivano come frutti la pace, la gioia, la felicità.
Allo stesso modo, il nostro amore dev’essere accompagnato da sacrifici. Innanzitutto, quanto è necessario per non offendere gravemente né Dio né il prossimo (…). Bisogna far sacrifici per non offendere Dio o il prossimo neppure in modo lieve (…). L’amore che ci deve portare a questo deve avere in sé la forza necessaria per farci vincere le cattive inclinazioni che ci spingono verso il male, le tentazioni dell’orgoglio, dell’invidia, della cupidigia, della vendetta, della vanità e della sensualità, ecc. Solo con questa lotta contro noi stessi riusciremo a mantenere la linea retta del nostro amore a Dio e al prossimo, come è nostro dovere. (…) Conquistano il regno dei cieli coloro che sacrificano se stessi, si fanno violenza per vincere se stessi, per vincere le proprie cattive inclinazioni, le tentazioni del mondo, del demonio e della carne, per seguire rettamente la via della giustizia, della verità e della carità.
È questo sforzo che dobbiamo imporre a noi stessi, e questo è ciò che valorizza il nostro amore a Dio e al prossimo. Colui che ama si sacrifica per la persona amata. È ciò che Gesù Cristo ha fatto per noi: si è sacrificato e si è consegnato alla morte per darci la vita.(…) 
Tutti desideriamo vivere in pace e in allegria, avere una vita felice, ma non ci rendiamo conto di cercarla dove non c’è. Il Signore ci dice: “Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli“ (Mt 5,5.9-10). Gli operatori di pace che soffrono con serenità sono beati già qui sulla terra, perché sono in pace con il prossimo e godono della sua amicizia; sono in pace con la propria coscienza, perché si sacrificano quanto basta per non offendere né Dio né il prossimo e per praticare il bene. In questo è il vero amore. È quell’amore traboccante verso Dio che dal nostro cuore si riversa sul prossimo in una misura di fede e generosità tali che in ogni uomo (…) o in ogni persona vediamo il volto di Gesù Cristo e in Cristo la amiamo come nostro fratello, figli dello stesso Dio e Padre, che tutti ci ha creati e tutti ci chiama a prendere parte all’eredità del Cielo. Perciò il nostro amore deve estendersi a tutti. È ciò che ci indica il Messaggio che Dio ci ha inviato per mezzo del suo Angelo. Affinché la nostra fede, la nostra adorazione, la nostra speranza e il nostro amore siano veri e graditi a Dio, devono riversarsi sui nostri fratelli attraverso la nostra preghiera, il nostro buon esempio, le nostre parole e le nostre opere. Dobbiamo cercare di aiutarli e attirarli per portarli a Dio sui retti cammini della verità, della giustizia, della pace e dell’amore. Dico della giustizia perché questa virtù non si deve intendere solo nel senso del castigo, poiché è giusto sia punire il male che ricompensare il bene. (…)
Così, quando ci amiamo e serviamo reciprocamente come fratelli, figli dello stesso Padre, che ci ha creati tutti con lo stesso destino, quello di possedere la vita soprannaturale, dobbiamo avere sempre in mente questo destino ultimo: la vita soprannaturale che è quella che ci interessa acquisire e possedere nel grado più elevato, perché è l’unica che dura per sempre. Per questo motivo ci sacrifichiamo, preghiamo e lavoriamo: far sì che tutti i fratelli, abbandonando le strade sbagliate, si avviino lungo il cammino autentico che è Cristo: “Io sono la via, la verità e la vita” (Gv 14,6), egli ha detto. ……