Categories: Chiamata all'impegno

Gli Appelli del Messaggio di Fatima

Per  una maggiore comprensione del messaggio che “Nostra Signora del Rosario” ci ha dato a Fatima, affidandolo ai tre Pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, ogni sabato, escluso il primo sabato del mese, leggiamo e riflettiamo su  alcuni stralci dell’opera “ Gli Appelli  del messaggio di Fatima”  scritto da Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato ( nome assunto da religiosa da Lucia dos Santos, pastorella di Fatima).

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Sesto appello del Messaggio: Pregate, pregate molto! (parte 4 di 6)

…….. La Sacra Bibbia dice che Gesù Cristo andava frequentemente al Tempio e alle Sinagoghe per prendere parte all’orazione collettiva del popolo di Dio. In una di queste occasioni, vedendo i venditori al Tempio di Gerusalemme, s’indignò a causa della profanazione e li cacciò via dicendo: «La Scrittura dice “La mia casa sarà chiamata la casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri“» (Mt 21,13). Sicuramente ciò che qui si dice del tempio di Gerusalemme vale anche per le nostre chiese che sono consacrate a Dio per essere la casa della preghiera. I santuari, le chiese e le cappelle delle parrocchie, dei seminari, delle case religiose devono essere case di preghiera, dove il popolo di Dio si riunisce intorno a Cristo per rivolgere al Padre, in unione con Cristo, le sue lodi, i suoi ringraziamenti e le sue suppliche; per offrire al Padre, in unione con Cristo, i suoi lavori e le sue sofferenze, la sua croce di ogni giorno e il suo olocausto per la salvezza dei suoi fratelli.
Le nostre chiese devono essere rispettate, perché sono case di Dio. Cristo, Dio e Uomo vero, è lì presente, nel Tabernacolo, a disposizione del suo popolo, per incontrarsi con lui, dialogare con lui, aiutarlo, nutrirlo: «Io sono il pane della vita.(…) Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno» (Gv 6,48. 51).
Le chiese sono la casa del nostro Padre del cielo. Come i figli si riuniscono intorno al padre per ascoltare le sue parole, udire i suoi insegnamenti e seguire le sue direttive, così si riunisce il popolo di Dio nella casa di suo padre intorno a Cristo per ascoltare la sua parola, esporre le sue necessità, ricevere i suoi favori e cantargli le sue lodi.
Sto parlando dell’orazione collettiva, alla quale tutti dobbiamo partecipare. Andiamo in chiesa per pregare, per unire in coro la nostra preghiera a quella dei nostri fratelli: e così avviene quando ci riuniamo per la celebrazione dell’Eucarestia, per l’adorazione del Santissimo, per recitare il Rosario e per tutte le devozioni comunitarie.
Poi c’è la preghiera privata di ciascuno, che non dobbiamo trascurare. Tutti i figli hanno momenti in cui cercano di trovarsi da soli con il loro padre per esporgli in privato i loro problemi, chiedere consiglio e aiuto. Ora, Dio è il nostro vero padre; perciò dobbiamo cercare di incontrarci con lui da soli per rivolgergli le nostre suppliche, i nostri ringraziamenti, le nostre manifestazioni di fedeltà e amore; per esporgli le nostre difficoltà, ricevere il suo aiuto, i suoi consigli, la sua luce, la sua grazia e il suo conforto.
È in questa orazione, vissuta nel dialogo intimo con Cristo, che ci dobbiamo preparare per il disimpegno della missione che Dio ci vuole affidare, perché è in questo incontro che Dio ci comunica la luce, la forza e la grazia, con i doni dello Spirito Santo. Solo così potremo essere apostoli insieme ai nostri fratelli e trasmettitori della parola di Cristo. ………