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Novena a San Giuseppe in tempi difficili e Angelus domenica 12 marzo 2023

NOVENA A SAN GIUSEPPE IN TEMPI DIFFICILI E ANGELUS DOMENICA 12 MARZO 2023

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Novena a San Giuseppe in tempi difficili

Terzo giorno

Salve Custode del Redentore e Sposo della Vergine Maria. A te Dio affidò il Suo Figlio. In te Maria ripose la Sua fiducia. Con te Cristo diventò uomo. O beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi, e guidaci nel cammino della vita. Ottienici Grazia, Misericordia e Coraggio, e difendici da ogni male. Amen

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Se potessimo fissare lo sguardo su un bambino piccolo, e ci domandassero di cosa necessita affinché la sua vita sia una buona vita, dovremmo rispondere che l’unica ricchezza di cui ha bisogno un bambino è venire al mondo in un posto in cui c’è gente che cerca di volersi bene fino in fondo. E’ la grande lezione di Gesù.
Non ha una casa.
Non ha ricchezze.
Non ha le circostanze favorevoli.
Nemmeno una locanda di fortuna gli può fare da ospedale per nascere. Ma ha qualcosa che lo rende più fortunato di tutti: viene al mondo in mezzo a due persone che si amano profondamente. I nostri figli hanno spesso tutte le cose del mondo, ma manca loro la cosa che conta di più: persone che hanno deciso di volersi bene fino in fondo. Non è forse questa la definizione di coppia? La vera casa è il tetto del bene affidabile che vediamo con i nostri occhi quando guardiamo chi si prende cura di noi.


San Giuseppe, uomo che ama, intercedi per tante famiglie che hanno tante cose ma non riescono più a volersi bene. Aiuta molti sposi a riscoprire il valore di essere coppia che tante volte viene meno quando incombe la responsabilità di essere genitori. Risveglia in loro la consapevolezza che l’unica cosa che renderà umana la vita dei loro figli è aver visto che l’amore esiste, e che il loro padre e la loro madre hanno cercato di volersi bene. Stai accanto a coloro che vivono l’assenza dell’amore, e sostienili nel buio della solitudine che spesso provano pur vivendo insieme. Lenisci le ferite di tanti figli feriti nell’amore, e fa che non perpetuino la sofferenza che hanno provato, facendo scelte che rompano la spirale di certi dolori dell’anima.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

Don Luigi Maria Epicoco

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Angelus domenica 12 marzo 2023

Cari fratelli e sorelle, buongiorno, buona domenica!

Questa domenica il Vangelo ci presenta uno degli incontri più belli e affascinanti di Gesù, quello con la samaritana (cfr Gv 4,5-42). Gesù e i discepoli fanno sosta vicino a un pozzo in Samaria. Arriva una donna e Gesù le dice: «Dammi da bere» (v. 8). Vorrei soffermarmi proprio su questa espressione: Dammi da bere.

La scena ci mostra Gesù assetato e stanco, che si fa trovare al pozzo dalla samaritana nell’ora più calda, a mezzogiorno, e come un mendicante chiede ristoro. È un’immagine dell’abbassamento di Dio: Dio si abbassa in Gesù Cristo per la redenzione, viene da noi. In Gesù, Dio si è fatto uno di noi, si è abbassato; assetato come noi, soffre la nostra stessa arsura. Contemplando questa scena, ciascuno di noi può dire: il Signore, il Maestro «mi chiede da bere. Ha quindi sete come me. Ha la mia sete. Mi sei vicino davvero, Signore! Sei legato alla mia povertà – non posso crederlo! – mi hai preso dal basso, dal più basso di me stesso, ove nessuno mi raggiunge» (P. Mazzolari, La Samaritana, Bologna 2022, 55-56). E tu sei venuto da me, in basso, e mi hai preso da lì, perché tu avevi, e hai, sete di me. La sete di Gesù, infatti, non è solo fisica, esprime le arsure più profonde della nostra vita: è soprattutto sete del nostro amore. È più di un mendicante, è un assetato del nostro amore. Ed emergerà nel momento culminante della passione, sulla croce; lì, prima di morire, Gesù dirà: «Ho sete» (Gv 19,28). Quella sete dell’amore che lo ha portato a scendere, ad abbassarsi, ad essere uno di noi.

Ma il Signore, che chiede da bere, è Colui che dà da bere: incontrando la samaritana le parla dell’acqua viva dello Spirito Santo, e dalla croce effonde dal suo costato trafitto sangue e acqua (cfr Gv 19,34). Gesù, assetato d’amore, ci disseta d’amore. E fa con noi come con la samaritana: ci viene incontro nel nostro quotidiano, condivide la nostra sete, ci promette l’acqua viva che fa zampillare in noi la vita eterna (cfr Gv 4,14).

Dammi da bere. C’è un secondo aspetto. Queste parole non sono solo la richiesta di Gesù alla samaritana, ma un appello – a volte silenzioso – che ogni giorno si leva verso di noi e ci chiede di prenderci cura della sete altruiDammi da bere ci dicono quanti – in famiglia, sul posto di lavoro, negli altri luoghi che frequentiamo – hanno sete di vicinanza, di attenzione, di ascolto; ce lo dice chi ha sete della Parola di Dio e ha bisogno di trovare nella Chiesa un’oasi dove abbeverarsi. Dammi da bere è l’appello della nostra società, dove la fretta, la corsa al consumo e soprattutto l’indifferenza, questa cultura dell’indifferenza generano aridità e vuoto interiore. E – non dimentichiamolo – dammi da bere è il grido di tanti fratelli e sorelle a cui manca l’acqua per vivere, mentre si continua a inquinare e deturpare la nostra casa comune; e anch’essa, sfinita e riarsa, “ha sete”.

Davanti a queste sfide, il Vangelo di oggi offre ad ognuno di noi l’acqua viva che può farci diventare fonte di ristoro per gli altri. E allora, come la samaritana, che lasciò la sua anfora al pozzo e andò a chiamare la gente del villaggio (cfr v. 28), anche noi non penseremo più solo a placare la nostra sete, la nostra sete materiale, intellettuale o culturale, ma con la gioia di aver incontrato il Signore potremo dissetare altri: dare senso alla vita altrui, non come padroni, ma come servitori di questa Parola di Dio che ci ha assetato, che ci asseta continuamente; potremo capire la loro sete e condividere l’amore che Lui ha donato a noi. Mi viene di fare questa domanda, a me e a voi: siamo capaci di capire la sete degli altri? La sete della gente, la sete di tanti della mia famiglia, del mio quartiere? Oggi possiamo chiederci: io ho sete di Dio, mi rendo conto che ho bisogno del suo amore come dell’acqua per vivere? E poi, io che sono assetato, mi preoccupo della sete degli altri, la sete spirituale, la sete materiale?

La Madonna interceda per noi e ci sostenga nel cammino.

PAPA FRANCESCO ANGELUS Piazza San Pietro Domenica, 12 marzo 2023